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Dicembre l'elleboro

Stando alla leggenda, il bel fiore dalla corolla candida e dal cuore d'oro, sbocciò per la prima volta nei giorni del Natale ad opera di un angelo.
Per questo è anche chiamato ROSA DI NATALE.
Davanti alla grotta del Bambinello sfilavano in quei giorni le genti ogni Paese. Poveri e ricchi, grandi e piccini, vecchi e giovani, giungevano da ogni dove per venire ad adorare il Redentore e ciascuno aveva un regalo da deporre ai suoi piedi, in cambio del grande dono che Lui aveva fatto all'umanità venendo al mondo. Ma nei pressi della grotta che accoglieva Gesù Bambino c'era una povera bambina infelice che avrebbe tanto desiderato farsi avanti con gli altri per vedere il neonato, ma che non osava farlo perché non aveva nulla da portare in dono. Così, nell'ombra, la piccina se ne stava a guardare e piangeva sommessamente.
Un angelo la vide e le si avvicinò chiedendole perché mai piangesse in mezzo a tanta felicità e la piccola gli mostrò le manine vuote, spiegando il motivo della sua tristezza. L'angelo allora sorrise e raccolse nella coppa della mano qualche lacrima della piccina. Poi si chinò e lasciò scivolare a terra quel pianto. Sotto lo sguardo stupito della bimba crebbe un folto cespuglio di foglie in mezzo al quale si aprirono le bianche rose di Natale.
L'angelo ne fece un mazzo, lo annodò coi fili d'oro dei suoi capelli e lo pose tra le braccia della bambina che, tornando a sorridere, lo portò a Gesù.