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Cane bianco



C'era una volta un ragazzo che aveva un cane bianco chiamato simpaticamente Ghost (fantasma). e Ghost era il miglior amico di Joey, amavano vagare per le campagne in cerca di avventura, salire rocce e guadare attraverso freschi ruscelli.
Joey e Ghost piacevano anche a tutti i vicini. Un giorno, il signor Green vide i due amici che attraversavano a piedi la sua fattoria e si chiese in quale altra avventura si stavano imbarcando.
Joey e il suo Ghost attraversarono insieme la campagna, quel giorno avevano deciso di andare a caccia di scoiattoli anche se fino ad allora non erano mai riusciti a prenderne uno, ma in fondo la cosa divertente era la caccia…Ghost li fiutava, poi i due amici avrebbero inseguito lo scoiattolo fino a quando non si fosse nascosto in un albero.
Improvvisamente, Ghost avvistò uno scoiattolo, anche Joey lo vide, il cane correva intorno a una roccia e il ragazzo corse verso l'altro lato, poi si fermò.
Ghost abbaiava contro Joey. “Che cosa c'è che non va?” chieste il ragazzo, ma il cane continuò ad abbaiare fino a quando il piccolo amico non torno indietro.
Alla fine anche il cane si spostò, il ragazzo ora riusciva a capire perché il suo amico stava abbaiando. Un grosso serpente nero era arrotolato vicino alla roccia! Ghost aveva protetto Joey.
“Che bravo ragazzo!” disse Joey. “Torniamo a casa”.
Quella notte, Joey diede la buona notte a Ghost, e lasciò un regalo per lui sulla soglia di casa. “Ci vediamo domani mattina”, disse.
La mattina dopo, Joey saltò giù dal letto e corse al piano di sotto, fuori, fischiò per chiamare Ghost. “Gho-oo-st! Vieni qui, ragazzo”,urlava ma il cane non c’era. Joey si chiedeva dove fosse finito il suo migliore amico, corse alla stalla per cercare suo padre.
“Hai visto Ghost?” chiese, il padre di Joey scese dal trattore.
“Figliolo, questa mattina ho trovato Ghost che non si muoveva così l’ho portato a casa del dottor Parker, purtroppo non c'era nulla che potesse fare. Ghost era molto vecchio."
Joey aveva il cuore spezzato, amava il suo amico così tanto, si chiedeva chi avrebbe esplorare i boschi con lui.
Dopo la morte di Ghost Joey trascorreva la maggior parte del suo tempo da sola nel bosco, camminava lungo le insenature dove aveva giocato una volta con Ghost.
Un giorno, Joey si avventurato più lontano di quanto non fosse mai andato prima, stava camminando lungo il bordo di un burrone quando improvvisamente perse l’equilibrio, la roccia cedette e il ragazzo atterrò su una sporgenza di sotto, Joey era tutto graffiato e sie era ferito ad una gamba, non riusciva ad arrampicarsi per uscire da quel burrone. 
Joey urlò per chiedere aiuto, ma nessuno era abbastanza vicino per sentirlo.
A pochi chilometri lungo la strada, il signor Green stava lavorando nel suo campo, era stata una giornata molto calda, si asciugò il sudore dalla fronte, ma proprio in quel momento notò un cane bianco correre verso di lui. Sembrava il cane di Joey.
Il cane abbaiava e abbaiava al signor Green. "Ehi Ghost, come stai?" disse l’uomo, ma il cane continuava ad abbaiare contro di lui. Il signor Green provò a riprendere il suo lavoro,salito sul trattore cominciò a guidare attraverso i filari di fagioli ma il cane correva proprio davanti alle ruote del trattore, nonostante il fattore suonasse il clacson il cane non si spostava, alla fine il signor Green spense il motore e scese.
“Dov'è il tuo amico?” chiese “Vai a cercare lui”
Il cane era molto insistente, continuava ad abbaiare al signor Green, poi corse verso l’uomo gli afferrò i pantaloni e cercò di tirarlo.
“Whoa! Va bene! Vengo con te, andiamo”. Disse l’uomo 


Il signor Green seguì il cane attraverso il bosco, vagarono per chilometri attraverso i fitti alberi, il cane si voltava continuamente a guardare che l’uomo fosse dietro di lui, voleva essere sicuro che lo seguisse.
Alla fine giunsero al burrone e quando furono più vicini possibile il cane scomparve nella boscaglia.
“Adesso dove sei andato?” chiamò il contadino. Poi sentì il ragazzo piangere.
Joey aveva cercato di chiedere aiuto ma ormai ci aveva quasi rinunciato, poi all’improvviso sentì un uomo e cominciò a gridare anche lui.
“Ciao-oo!” urlò Green. “Ti sei fatto male?"”
Joey alzò lo sguardo dalla sporgenza. Poteva vedere Green in piedi sul bordo del burrone, l'uomo stava guardando verso Joey, riusciva a malapena a vedere il ragazzo attraverso gli alberi.
“Sto bene, ma ho una gamba ferita, non ce la faccio a risalire da solo” urlò Joey .
“Un momento, ti aiuto io” disse il contadino.
Il signor Green trovò un tralcio di vite abbastanza forte, ne tenne un’estremità e lanciò l’altra al ragazzo.
“Usa questo per tirarti su”, disse.
Joey si afferrò alla vite, era forte e spessa come una corda, usando la gamba buona, Joey si arrampicò lungo il burrone, arrivato in cima, il signor Green allungò la mano e lo tirò su.
“Grazie”,disse Joey cercando di riprendere fiato.
Green aiutò Joey sedersi sulle roccie. “Diamo uno sguardo a quella gamba”, disse. La gamba di Joey era ancora sanguinante.
“Fa male”,disse Joey, “ma penso di poter camminare”. 
“Vado a cercare un ramo che si possa usare come stampella”, disse il signor Green, staccò un ramo da un albero e aiutò il ragazzo a mettersi in piedi.

Joey si alzò in piedi tremante. “Grazie, signor Green”, si attaccò alla stampella mentre il contadino lo teneva per l'altro braccio, insieme attraversarono lentamente il bosco, giunti ad una radura il signor Grenn disse: “Per fortuna che il cane era lì con te”. 
“Che vuoi dire?” chiese Joey. 
“Voglio dire, che saresti ancora seduto in quel burrone, se quel cane bianco non mi avesse fatto vedere dove eravate andati, è 'venuto alla mia fattoria e continuava ad abbaiare ha smesso solo quando l’ho seguito nel bosco e mi ha portato fino al burrone dove ti ho trovato”.
Joey non poteva credere a quello che Green stava dicendo. “Non poteva essere il mio cane, signore”, mormorò il ragazzo. “Il mio cane è morto quasi un mese fa”.